Un posto sbagliato per morire

tuzziLeggendo Hans Tuzzi possiamo osservare quanta abilità può rivelare la narrazione e come ogni frase sia tesa, ogni immagine piena. Ogni dettaglio, anche il piú insignificante, è importante.
Poi, all’improvviso, qualcosa di torbido e inesprimibile emerge alla superficie, cercando di penetrare, di afferrare qualcosa. E la nozione del tempo traballa come un vagone dall’asse allentato…

Hans Tuzzi, Un posto sbagliato per morire, Bollati Boringhieri, Le Piccole Varianti, 2014.

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