I racconti del west di Crane

Stephen Crane, nato nel New Jersey nel 1873 e morto in Germania, appena ventisettenne autore di quello straordinario libro di guerra così teneramente pacifista che è Il segno rosso del coraggio, si presenta ne I racconti del west come un geniale narratore western. Geniale perché, paradossalmente, smitizza il mito del cow-boy e di tutto l’armamentario di retorica virile che lo circonda, prima, badate bene, prima che il cinematografo lo abbia creato, anticipando addirittura le successive letture critiche hollywoodiane.
Ambientati fra il Texas e il Messico, i suoi racconti mettono in scena cowboy ubriaconi, lesti di pugni e di Colt, giovani avventurieri che campano di strane scommesse, giocatori di professione con un loro codice morale, “stranieri” troppo pronti alla rissa, rudi sceriffi visti come impacciati sposini. Una lettura, credetemi, entusiasmante. Anche se siete tra coloro che, quando irrompe un “arrivano i nostri” sullo schermo televisivo, cambiano subito canale…

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